domenica 4 novembre 2012

LA BATTAGLIA DEL NILO
Roberto Donghi



Bianco nero a matita su foglio, 2012

lunedì 29 ottobre 2012

Primo piano, Classicismo/Romanticismo


IL MUSICISTA DEL RE 
(parte seconda)

sezione: "Classicismo"
genere: romantico
autore: Roberto Donghi

"Fu lei a presentarsi e fu lei ad invitarmi a cena nella serata successiva. I andai con i miei abiti migliori, ossia gli unici che possedevo ma tirati a lucido..."

giovedì 25 ottobre 2012

Voli pindarici sopra la cima della musica, il blues





Sezione: "Musica"
Genere: Blues
autore: Christian "il Jungla" Caccia



"Oggi cercherò di parlarvi di uno stile che influenzerà e sarà per sempre l'antenato,più o meno diretto, della musica che ogni giorno ascoltiamo:ossia il Blues.."

mercoledì 24 ottobre 2012

Primo piano, Classicismo/Psicologico

Rivelazioni di una maschera alla luce di una candela






sezione: "Classicismo"
genere: romantico
autore: Roberto Donghi


Alla luce di una candela, l'oscurita' si ritira come un bosco terminante nella radura.
La diversita' che sottolinea il nostro essere non immerso nell'uguaglianza del buio crea la paura.
"Il buio ci mette paura."

domenica 21 ottobre 2012

Primo Piano, Avanguardismo/Psicologico






Summer Overture 
Prologo "Run for Your Life"






Sezione: "Avanguardismo"
Genere: psicologico 
autore: Anna Wird Sviridova

 
PROLOGO



 Si sentiva così stanca… Oh,se solo la lampadina si fosse fulminata in quel momento. Anzi,scoppiata in mille pezzi di vetro che sarebbero atterrati proprio sul suo polpaccio destro. Odiava quella luce finta,quell'anonima camera da catalogo,dove l'unica cosa anomala erano lei e lo specchio antico e fuori luogo ormai ovunque,anche in un museo. Altissimo e troppo stretto,così tanto da non lasciar spazio alla sua sagoma di nervi di tela,ossa di cristallo e pelle di bambola. Avrebbe ricominciato a mangiare regolarmente solo quando sarebbe entrata in quello specchio,anche se sapeva che ai suoi occhi questo non sarebbe mai accaduto. 40 chili erano ancora troppi,38 sarebbero stati meglio,anzi 36,sì,36 sarebbe stato il numero perfetto. Ma non aveva più tempo,le restavano solo pochi minuti.

Non voleva più muoversi,il veleno vermiglio colava dalle ferite fresche,ghirigori di polpi che attanagliavano le gambe a partire dalle caviglie fino a metà coscia,le erbacce cremisi immobilizzavano le braccia,erano cominciati come innocenti fiori ma poi si era fatta prendere la mano ed erano degenerati in mostri autotrofi…
Era così facile,bastava una pressione minima… Non riusciva a smettere: la faceva sentire così libera,lontana,leggera.
Il liquido era incandescente,le sembrava di bruciare dentro. Se la camera si fosse incendiata all'improvviso lei non se ne sarebbe accorta,era già all'inferno. Ma rideva,rideva perché aveva in mano un coltello di ceramica,quello dal quale le intimavano di star lontano da bambina perché avrebbe potuto tagliarsi per sbaglio. Non riusciva a smettere di ridere,era un suono grottesco che faceva venire la pelle d'oca alle pareti di cartone e ai soffitti appena stuccati.
Molti si sarebbero chiesti cosa i propri cari avrebbero pensato una volta scoperto il corpo,o le diete assurde,le bilance truccate,le ossa nascoste da maglioni troppo larghi e le cicatrici per le quali incolpavano i malvagi gatti del vicino. Lei no,perché lo sapeva benissimo: erano sottoterra con i vermi,il loro tempo per pensare era scaduto.

Avrebbe voluto essere alta un metro e ottanta,come quei giganteschi ragazzi che giocano a basket,così non ci sarebbe stato spazio per i suoi  occhi marini striati di pagliuzze d'oro,gli occhi di una madre morta,una sconosciuta che l'aveva tenuto in grembo e che ormai non ricordava più.
Le mancava il fiato ma non accennava a smettere,ora si trovava tra assurdi frammenti della memoria,era delusa,si aspettava qualcosa di più incisivo di un pallone lanciato da una bambina che scoppiava lasciando fuoriuscire centinaia di caramelle,no,pasticche,rosa e libri bruciati. Non erano nemmeno immagini in alta definizione. Inoltre non era esatto,di pasticca ne aveva provata una sola in tutta la sua vita ed era verde smeraldo. Non le era piaciuta,ma ad Amelie sì.
Si accorse di avere la sua stessa risata e si zittì all'istante.
Amelie,la sua compagna di salvezza e distruzione: per qualche assurdo motivo erano convinte di poter tornare su solo una volta toccato il fondo. Solo che lei non era più riemersa,doveva aver sbagliato i conti.
O forse no,in effetti in quel momento si sentiva sollevare sempre più su tanto da sbattere contro il soffitto,non che fosse difficile con quei soffitti troppo bassi.
Ironia della sorte soffriva di vertigini anche in punto di… morte. Ah,già… La situazione le era sfuggita di mano,ma ormai non aveva più alcuna importanza.
Forse voleva davvero morire.
No,non era vero: semplicemente non voleva più un cazzo.

Wyrd

Primo Piano, Avanguardismo/Psicologico




Stick and move




Sezione: "Avanguardismo"
Genere: psicologico 
autore: Anna Wird Sviridova

"C'era sempre qualcosa che la faceva uscire da ogni personaggio che volesse interpretare,un difetto in ogni maschera. Come la rapidità di quelle ossa impazienti di trovarsi in un posto più caldo che stonava con l'atteggiamento svogliato e lo sguardo da vacca,inespressivo ed ebete. Ci aveva lavorato per anni,sopprimere quell'anima di fuoco che aveva era difficile ma alla fine ci era riuscita..."

sabato 20 ottobre 2012

Primo Piano, Classicismo/Romanticismo






IL MUSICISTA DEL RE 
(parte prima)

sezione: "Classicismo"
genere: romantico
autore: Roberto Donghi

"Sono nato il giorno di grazia divina (come i re,eccetto che per le costituzioni,ammesso che i re le abbiano) 16 Febbraio nel castello di… che importanza ha dirvelo: quel luogo ormai è andato distrutto..."